drammaturgia a cura degli allievi del corso
Saggio del 23° anno della Scuola di Teatro Officina – Corso Ragazzi Grandi
24 Maggio ore 21 – Teatro Parrocchiale San Giuseppe e Sant’Antonio di Arma di Taggia
INGRESSO LIBERO
Personaggi e interpreti
Letizia, la padrona di casa: Ilenia Grillo
Margherita, figlia adottiva di Letizia: Virginia Bastiani
Bob, fratello di Letizia: Francesco Rebora
Jane, la domestica: Francesca Toraldo
Teodora, psicologa: Giulia Ciccone
Mia, assistente di Teodora: Lucrezia Croesi
Jordy, paziente di Teodora: Amanda Blasetta
Hanna, paziente di Teodora: Alessia Brea
Valentina, giornalista: Sara Verrando
Noa, criminologa: Sara Fortunato
Assistente alla regia: Alessandro Cirilli
Scenografie: Marco Barberis
Segreteria: Maura Amalberti, Fiorella Regina
Regia: Giorgia Brusco
In casa Altemi c’è parecchio fermento per l’arrivo di Charleen, sorella di Letizia, trasferitasi da anni in America dove ha fatto fortuna diventando una famosa attrice a Broadway. Letizia, la padrona di casa, pur non vedendo la sorella da vent’anni non sembra particolarmente ansiosa di riabbracciarla, anzi spera che la visita, programmata per mere ragioni di eredità, sia rapida. Letizia è una donna rigida, divenuta ancora più fredda e solitaria da quando ha perso il figlio in un incidente. Da allora i rapporti con tutte le persone a lei vicine si sono congelati, compresi quelli con la figlia adottiva Margherita che nutre per lei un evidente risentimento. Nella speranza di darle un maggiore sostegno, Teodora, la psicologa che ha in cura Letizia, propone alla padrona di casa di prendere in affitto un’ala della sua casa per portare a termine un progetto con alcune pazienti gravi. Letizia accetta malvolentieri e si ritrova la casa sopraffatta da due “svitate” incontrollabili. Mentre tutto procede nella routine quotidiana, avviene un misterioso delitto che stravolgerà l’apparente quiete della casa. La vicenda si articola attraverso personaggi complessi, inventati dagli allievi stessi, alcuni dei quali caratterizzati da una grande serietà e spessore, altri assolutamente divertenti nel loro essere grottescamente reali. La commedia si dipana tra momenti divertenti e spassosi e altri quasi drammatici fino ad arrivare all’immancabile colpo di scena finale.