TEATRO A FUMETTI
Liberamente ispirato alle vignette di Chic Young, Quino, Bonvi.
Regia
Pino Petruzzelli
con:
Roberta Andreetto
Raffaella Bersani
Barbara Buscaglia
Francesco Camaggio
Karen Carboni
Marco Di Giorgio
Diego Marangon
Maria Grazia Ruggieri
Umberto Salemi
Musico:
Andrea De Martini
Il Teatro del Banchéro porta in scena una piece comica che si articola in tre atti imperniati sulla rappresentazione, a metà strada tra il teatro e il cabaret, di tre rinomate strisce del fumetto internazionale. Con l’ausilio di scenografie minimali, di giochi di luci e di rumori, gli attori della compagnia si calano sul palco come negli angusti orizzonti quadrangolari delle vignette.
Blondie e Dagoberto
La nascita di Blondie risale a più di mezzo secolo fa per merito della penna di Chic Young. Blondie, ragazza swing degli anni Trenta è lo stereotipo della moglie padrona del focolare. Ingenua ed effimera, ma dotata di intelligenza sottile e puntuale. Una Marylin in abito da casalinga.
Il marito, Dagoberto, non è l’americano medio, è l’americano mediocre. Il suo regno è la poltrona. Dotato di ingegno discreto, abitudinario, è la vittima predestinata della moglie nonché dei figli, del capoufficio, e dei figuranti di turno che sono le comparse di situazioni sempre ironiche e pungenti, nelle quali lo spettatore sarà naturalmente portato a riconoscersi.
Mafalda
A dispetto della sua età fanciullesca, Mafalda è una “eroina” arrabbiata che rifiuta il mondo così com’è. Rappresenta l’innocente ingenuità dei bambini la cui purezza non merita le bassezze del mondo degli adulti. Curiosa come un marmocchio, anticonformista come un adolescente, sagace come un adulto. Le sue perle sofistiche sono un richiamo forte e mordace per i “grandi” che le girano intorno.
I suoi compagni di gioco sono la parodia di archetipi di adulti classici. Manolito, chierichetto integrato di un capitalismo di quartiere, che sa con certezza che il valore primario al mondo è il denaro. Felipe, sognatore dimesso e tranquillo. Susanita, dal carattere piccolo-borghese. La penna di Quino disegna in Mafalda un dissenso che ha i toni di un eczema psicologico e di un orticaria morale verso tutto ciò che è perbenista e ipocrita.
Sturmtruppen
I mitici crucchi sono entrati senza dubbio nell’universo della mitologia fumettistica, e sono una delle pochissime creazioni monumentali del fumetto italiano. Le Sturmtruppen sono state e sono tutt’ora, uno dei pochissimi fumetti di produzione italiana a circolare in una ampissima area internazionale: dal Giappone al Suriname (sei copie a numero!), si contano innumerevoli paesi e otto lingue di traduzione.
I protagonisti sono gli inermi e sempliciotti soldatini tedeschi, appartenenti ad un esercito tanto velleitariamente usurpatore quanto pateticamente conscio di un’imminente disfatta. Confluiscono nella leggendaria saga delle Truppe Tempesta gli elementi più eterogenei, dai fantasmi ai mostri orrorifici e notturni, dalle allucinazioni erotiche alle sottili allusioni macabre e alla realtà attuale.
Il tutto spruzzato da un unificante, spiritoso e dissacratorio, antimilitarismo.
Un ringraziamento speciale alla Sig.ra Sandra Sebastiani e al Sig. Vincenzo Molina per il loro prezioso aiuto.