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questo nuovo folle mondo!

drammaturgia a cura degli allievi del corso

Saggio del 23° anno della Scuola di Teatro Officina – Corso Ragazzi Giovani

31 Maggio ore 21 – Teatro Parrocchiale San Giuseppe e Sant’Antonio di Arma di Taggia

INGRESSO LIBERO

 

 

Con:

Federica Chicchi,

Virginia Cosentino,

Sara Crea,

Giulia Lucchese,

Arianna Oggiana,

Gloria Pantani,

Sofia Papone,

Diego Pinto,

Giulia Raimondo,

Lavinia Valdenassi,

Serena Venturino

 

Scenografie: Marco Barberis

Segreteria: Maura Amalberti, Fiorella Regina

Assistente alla Regia: Alessandro Cirilli

Regia: Giorgia Brusco

 

Cosa succederebbe nell’ipotesi surreale che il mondo restasse senza adulti? Se di punto in bianco scomparissero tutte le persone di età maggiore di 18 anni? E’ l’idea da cui prende vita lo spettacolo scritto e ideato dai giovani corsisti del Teatro del Banchéro coordinati da Giorgia Brusco. Un gruppo di adolescenti, in un naturale momento di difficoltà di gestione del rapporto con i propri genitori, si trovano, casualmente, tutti a desiderare che gli adulti scompaiano dal mondo. Come per magia ciò accade davvero e i ragazzi si trovano a veder esauditi i loro desideri. Formulate alcune ipotesi sulle possibili cause, convinti che tutto prima o poi tornerà alla normalità,  il primo sentimento che pare dominare è la felicità. Finalmente ognuno pensa di poter realizzare le cose di testa propria senza l’ingerenza genitoriale. Ma dopo pochi giorni di festa senza regole e senza limiti, la situazione resta immutata e nell’animo dei giovani inizia a serpeggiare tristezza e malessere. Intanto la presa di coscienza di non essere del tutto autosufficienti, come ci si immaginava, crea scompiglio. Ci si trova nell’incapacità di gestire le piccole cose della vita quotidiana e di non saper assolutamente far fronte ai grandi problemi. Forse il momento di crescere non era ancora arrivato? Nel disordine più totale iniziano a crearsi incomprensioni, liti, qualcuno tenta di prendere il potere per imporsi sugli altri, sembra di arrivare ad una sorta di guerriglia, quando la coscienza collettiva smuove qualcosa e tutto sembra tornare alla normalità. Lo spettacolo è stato un modo per riflettere in modo ironico sui desideri adolescenziali e sulle difficoltà dei rapporti coi genitori.