Fulvio Cervini e Giacomo Montanari, storici dell’arte, raccontano l’Adorazione dei Magi del Parmigianino e i polittici di Ludovico Brea.
Roberto Orengo, flauto traverso, esegue Nicolò Paganini.
Pino Petruzzelli legge Italo Calvino, Francesco Biamonti, Paul Valéry, Carlo Betocchi, Eugenio Montale.
Taggia e il Convento dei Domenicani sono una delle tappe dell’eccellente Liguria delle Arti, 16 eventi tra arte, poesia e musica, un affascinante circuito che collega le arti a sedici splendidi borghi liguri, tra ulivi, mare, viti e muretti a secco.
Ogni evento è strutturato in 4 momenti: una breve introduzione del contesto storico e architettonico che ospita l’opera d’arte, una dettagliata spiegazione da parte di uno storico dell’arte che conduce il pubblico all’interno del quadro o della scultura o dell’opera d’arte protagonista dell’evento, un momento musicale in cui un musicista esegue musiche di Niccolò Paganini o di altri compositori liguri o legati alla Liguria, la lettura di poesie e brani letterari di autori liguri o legati alla Liguria, da parte di Pino Petruzzelli. Il pubblico è davanti a una delle opere d’arte che fanno parte del progetto.
“A Taggia – spiega la brochure descrittiva di Liguria delle Arti – le arti sono di casa in architetture storiche. Il Teatro del Banchéro ha sede a Palazzo Soleri, l’Anfiteatro lo trovi in un castello e l’Accademia di Musica ti accoglie nel Convento di San Domenico. Qui, su un meraviglioso chiostro quattrocentesco, si affacciano le porte che ti conducono nella storia e nell’arte del Convento: un refettorio e una sala capitolare con affreschi di Giovanni Canavesio, bassorilievi in pietra grigia e armadi a muro in legno e ardesia. Infili un’altra porta e sei in Chiesa. In un clima di pace e raccoglimento, trovi autentici gioielli dell’arte: l’Adorazione dei Magi del Parmigianino e gli incredibili polittici di Ludovico Brea e del Canavesio”.