La via dei Misteri Teatro del Sacro In occasione della festa di San Benedetto 2007
il Rione Pantano e il Teatro del Banchéro propongono un audace esperimento teatrale di ambientazione storica: la rappresentazione di una rappresentazione! Via Soleri si trasforma infatti nella naturale scenografia pronta ad accogliere una Sacra Rappresentazione del 1600. Le sacre rappresentazioni costituivano una forma di visualizzazione e drammatizzazione delle sacre scritture e della vita dei santi. Questi spettacoli avevano un’impronta di grande popolarità perché creavano una forte connessione tra il divino e l’umano, con particolare attenzione all’umanità del Cristo o dei santi, le cui vite spesso venivano romanzate assumendo connotazioni fortemente attuali, vicine al mondo borghese. Nate nel XIII e inscenate frequentemente fino al XVII sec. queste forme teatrali, caratterizzate da un rapporto diretto tra attori e pubblico, furono inizialmente ambientate nelle chiese e in seguito sui sagrati e nelle strade. Il palcoscenico era formato da un tavolato, elevato da terra, sul quale si stendevano in fila, individuate per mezzo di quinte e fondali dipinti, le singole scene. Gli attori passavano con grande rapidità da una scena all’altra, e spesso gruppi di attori coesistevano nelle varie sene, in modo da sviluppare, ove fosse il caso, anche più azioni contemporanee. Frequenti i salti di tempo, frequentissimi i passaggi da luogo a luogo. Le rappresentazioni avvenivano sotto la guida a vista di una specie di direttore di spettacolo, detto anche “festaiolo”, talora appartenente al clero o a un ordine religioso. Attori e comparse restavano sempre in scena, la recitazione si manteneva su un tono dimesso anche se forzato nell’espressione dei sentimenti. Era frequente l’impiego di trucchi e congegni meccanici a supportare le scene. Il terreno circostante il tavolato veniva definito col termine latino platea, la quale poteva sempre, all’occorrenza, trasformarsi in scena. Era l’apoteosi delle macchine teatrali, dei canti svenevoli e della recitazione commovente, delle scenografie stucchevoli e degli apparati effimeri, il cui fine era quello di suscitare meraviglia e stupore, secondo i dettami della “poetica” secentesca. Tali esibizioni vennero chiamate appunto Misteres in Francia, Mistery in Inghilterra, Misteri o sacre Rappresentazioni in Italia. Nate nelle regioni centrali, si diffusero in altre zone della penisola, soprattutto a Napoli e in Liguria. Ed ecco quindi il perché di una riproposizione a Taggia di uno spaccato di vita seicentesca che vuole essere mirabolante nella scelta tematica e nello stile di ricostruzione. Le macchine sceniche utilizzate recuperano lo stile dell’epoca e i testi sono basati su quelli delle Sacre Rappresentazioni originali incentrate sulla Passione di Cristo. Vi sono quindi due pubblici, quello seicentesco (pienamente inserito nella scena) che interagirà con gli attori della rappresentazione con esiti anche “leggeri” nonostante la sacralità dell’azione inscenata, e quello vero, composto dai visitatori delle ambientazioni e del Corteo Storico. Una sorta di Teatro nel Teatro che si spera possa creare suggestioni emozionanti. Il Teatro del Banchéro è una compagnia amatoriale che dal 1996 risiede a Taggia, in via Soleri, dove si svolge la scena, proprio nel Rione Pantano. Il Rione e la compagnia condividono una comunione di spazio e di intenti che in occasione della festa di San Benedetto e del Corteo Storico trova la sua naturale realizzazione. L’amore per Taggia e per la sua storia, oltre all’affetto ed alla stima che ci lega, sono gli ingredienti della ricetta che vi proponiamo. Recitano Maura Amalberti Cathia Bosio Barbara Buscaglia Manuele Catroppa Luigi Cavicchia Fabio Coluccino Antonio Damiano Luca Ferrigato Andrea Gandolfi Dalia Lottero Marina Maccario Lara Mallarini Aldina Mugnosso Sonia Mureddu Nunzio Paltrinieri Fabio Pasquetti Alessio Patricelli Luca Pittavino Sergio Raimondo Fiorella Regina Luca Rolando Umberto Salemi Achille Setti Graziella Tufo Paolo Vignali Viola Vignali Testi e Regia Umberto Salemi Scene Sergio Raimondo – Carlo Senesi Collaborazione Manuele Catroppa – Antonio Damiano Costumi Gisella Panico Logistica Robertino Capponi – Pinuccio Ravera – Achille Setti Capo Rione Lorenza Lanteri