Uno spettacolo itinerante su 5 postazioni è la proposta per l’estate 2017 del Teatro dell’Albero e del Teatro del Banchéro che, insieme, mettono in scena “Le donne al parlamento” di Aristofane.
Si tratta di una notissima commedia, andata in scena per la prima volta ad Atene nel 391 a. C., uno spettacolo di notevole impatto, divertente, graffiante, poetico, che lancia un monito profetico sulla decadenza della nostra civiltà. Attraverso la comicità irriverente e la satira sferzante del suo genio fantasioso, Aristofane ci offre un’illuminante occasione di riflessione sul rapporto conflittuale fra individuo e società, affrontando temi di sconvolgente attualità: la partecipazione femminile al potere politico, la parità dei diritti, la corruzione, l’uguaglianza sociale. In un’Atene sfiancata dalla guerra, in uno stato di sbando materiale e spirituale, l’autore immagina che le donne, stanche dell’inettitudine degli uomini, della loro incapacità di costruire un mondo giusto, attuino un “colpo di stato” e assumano il potere. Una volta al governo, decidono di mettere tutto in comune, abolendo la proprietà privata e la famiglia. Tutti attingeranno in parti uguali al patrimonio collettivo, amministrato dalle donne, che avranno in comune tutti gli uomini e potranno fare figli con chiunque. Ma l’utopia protofemminista non potrà realizzarsi e, in un’esplosione di contraddizioni e comicità, il grande sogno si trasforma in un incubo grottesco.
Sono già 6 le date in programma, in 5 località
18 luglio Costarainera
22 luglio Badalucco
23 luglio Ospedaletti
30-31 luglio San Lorenzo al Mare
8 agosto Dolcedo
In scena 16 attori
(Maura Amalberti, Consuelo Benedetti, Alessandro Cirilli, Loredana De Flaviis, Giovanni De Mattia, Martina Karoff, Franco La Sacra, Dalia Lottero, Enrico Manfredini, Giovanna Marzuoli, Antonio Napodano, Alessandra Pavone, Fiorella Regina, Graziella Tufo, Sara Zangari) condurranno lo spettatore verso un crescendo di divertimento assicurato.
I costumi sono di Carlo Senesi e Dario Josue. La regia e l’adattamento sono di Giorgia Brusco