Dopo poche pagine , mi sono ritrovata sulla strada tortuosa che porta a
La Brigue. Mi rivedo bambina che attendo di vedere cosa c’è nel grosso
cono di carta che i miei nonni compravano in una delle botteghe del
paese…
Una storia tortuosa questa, come la strada che la percorre, sospesa come le rocce che scendono a picco sul fiume.
Alfredo e la sua vita che traballa tra normalità e l’eccesso… tra sogno e realtà.
Un crescendo di tensione e nello stesso tempo di emozione quando ti sembra di poter dare ad Alfredo una pacca sulla spalla e dire : ” non è successo nulla!!”.
Puoi toccare con mano la sua disperazione, la crudezza del suo agire, le travolgenti passioni.
Lucrezia sembra quasi capace di portarlo via da questo suo mondo in cui
è caduto ma poi lei…
Tutti i personaggi sembrano risucchiati dal vortice di bugie-mezze verità ed espedienti che mette in atto Alfredo per avere poi l’illusione della libertà.
Un romanzo che va veloce ma che io ho centellinato per poterlo gustare al meglio.
Complimenti a tutti !
Roberta Marasca