Teatro del banchero

il gioco del romanzo (quattro)

2015-2016

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Il corso di scrittura è aperto a tutti, anche a coloro che non hanno mai scritto. Il laboratorio è condotto da Gianni Cascone, scrittore e regista bolognese e si articola in 6 weekend di lavoro “insieme”( numero minimo di partecipanti 10), mediamente uno al mese, da novembre ad aprile. Le lezioni si tengono generalmente il venerdì sera, sabato pomeriggio e domenica mattina. E’ ovviamente previsto il lavoro individuale a casa.

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Come sempre anche Gianni ha appena inviato il compito che dobbiamo preparare per avvicinarci all’appuntamento del 30 ottobre. Si tratta ancora una volta di affrontare un romanzo collettivo con una modalità diversa, come spiega benissimo Gianni.

Alle persone che si avvicinano per la prima volta a questo laboratorio non posso che dare il mio personale benvenuto, per qualsiasi problema o chiarimento sia io che Gianni siamo a vostra disposizione (quindi se avete dubbi o perplessità contattatemi).

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questo il “compito”:

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cari Amici e compagni di scrittura
ci stiamo avvicinando all’inizio del laboratorio e come sempre avrei una richiesta da farvi, una proposta di lavoro appunto.
essendo ormai il Banchero un soggetto letterario collettivo con alle spalle ben tre romanzi (di cui uno già stampato e il secondo di prossima pubblicazione), vi inviterei alla composizione di un nuovo romanzo.
quel che vi chiedo, quest’anno, è di venire al primo incontro con una ipotesi di storia.
quando dico ipotesi di storia vorrei, molto di più dell’anno scorso, che vi presentaste proprio con un’idea di intreccio – per esempio una storia d’amore, ma anche di altro genere naturalmente – senza pensare troppo al personaggio (o ai personaggi) che ne sono protagonisti.
questo proprio per avviarci a un’esperienza non ancora pienamente fatta (il romanzo dell’anno scorso, che trovo bellissimo!, era nato da una suggestione simile, ma ho notato che presentandovi avete seguito un percorso immaginativo ibrido, dove il personaggio della storia aveva alla fine un ruolo preponderante).
è ovvio che una storia prende vita in noi proprio perché agita da qualcuno, ma proviamo a tenere questo qualcuno un poco in secondo piano (dicendogli ‘aspetta un momento lì sulla sedia’).
proviamo dunque a immaginare un intreccio, una tipologia di storia, per poi individuare chi ne potrebbe essere l’attore (o quali gli attori).
insomma, come sempre, una nuova sperimentazione, un nuovo rischio, una nuova avventura!
vi ringrazio e aspetto con ansia il 30 ottobre.
un caro saluto.